Sonntag, 31. Mai 2009

TRASFERIMENTO BLOG SU ALTRO SITO

Dati i problemi di accessibilità avuta negli ultimi tempi, ho deciso di spostare il blog su un altro sito.
Troverete i nuovi post sul blog seguente:
Ci si "vede" sul nuovo spazio blog. Ciao!

Dienstag, 12. Mai 2009

La Cina, i Feng Shui (Fengshui) e gli Appartamenti

In questi giorni insieme a Testatosta siamo stati in giro per Shenzhen visitando appartamenti. Incredibile come in questi anni il valore degli immobili sia cresciuto, e devo dire, ci sono zone della città veramente belle.

Ad esempio nella zona che da sul lungomare con vista diretta su Hong Kong un appartamento costa mediamente 4000 Euro al metro quadro! A volte mi chiedo come fanno a starci così tante persone che possono permettersi questi appartamenti, dato che di questi appartamenti nella zona citata ce ne sono a migliaia!

Qui poi non hai bisogno di andare in un ufficio immobiliare, sono loro che praticamente ti vengono a cercare. Come? Basta andare nella zona di interesse, magari di nuova costruzione, e gli agenti immobiliari spuntano come per magia al lato delle strade! Una breve descrizione di ciò che si sta cercando e subito ti portano negli appartamenti che possono essere di interesse. Più facile di così!

Dato che la zona del lungomare era troppo costosa, abbiamo deciso di spostarci in una zona che a mio parere è molto bello in quanto abbastanza centrale e a detta degli agenti immobiliari anche abbastanza economico… all’incirca sui 1500 Euro al metro quadro

Con al stessa tecnica ci dirigiamo in auto nella zona più popolare, e anche qui ad un incrocio spuntano i soliti agenti immobiliari, questa volta con dei cartelli dove in puro cinese danno una breve descrizione di alcuni appartamenti che hanno in offerta.

Ci fermiamo a parlare con uno che sembra avere un appartamento interessante, ed effettivamente scopriamo che oltre ad avere qualche centinaio di soluzioni, alcune sembrano essere molto allettanti. Praticamente nella zona in quasi ogni grattacielo hanno qualcosa da offrirti… sembra che ci sia l’imbarazzo della scelta!

Decidiamo di visitare 3 appartamenti in un grattacielo molto bello esteticamente.

Nel visitare il secondo dei 3 appartamenti noto che di fianco a questo c’è un grattacielo rosso con centinaia di appartamenti… ma sembra che nessuno sia in vendita. Faccio che chiedere all’agente come mai non ci sono appartamenti in vendita nel grattacielo accanto.

- Mi scusi, come mai non trovo nella lista nessun appartamento del grattacielo rosso? Eppure ci sono centinaia di appartamenti! Mi sembra strano che nessuno voglia vendere! Magari è troppo costoso?
- (Con guardo estereffatto) No signore, abbiamo tanti appartamenti in vendita del grattacielo rosso, solo che preferiamo non metterlo nella nostra lista.
- Si, va bene, ma se non ne mettete nemmeno uno, come pensate di venderli?
- Per scaramanzia preferiamo non mettere quegli appartamenti
- Come per scaramanzia? Sono troppo costosi, e quindi sapete che non li venderete?
- No signore, il valore degli appartamenti del grattacielo rosso sono di ca. 1000 Euro al metro quadro
- A questo punto sono io che non ci capisco più niente! Forse è solo che parliamo in inglese e magari non ci capiamo! Lei mi sta dicendo che il valore di quegli appartamenti a solo qualche metro da questo che ne vale 1700 Euro è si soli 1000 Euro, che ne avete tanti da vendere, ma che comunque non preferite offrirlo ai vostri clienti per scaramanzia !?! Dove non capisco?
- Signore, chieda alle persone che sono con lei (ero insieme a testatosta, la sorella ed il cognato) se sarebbero disposte ad acquistare un appartamento nel grattacielo rosso.
- (Nel frattempo vedo che sia la sorella che il cognato di testatosta scuotono il capo)
- Beh, a questo punto vorrei capire cosa mi sto perdendo, perché sto cominciando a rinunciarci a capire qualcosa! È a rischio di crollare, o ci passa prorio sotto la metropolitana o è infestata dai fantasmi?
- Signore, il grattacielo rosso ha purtroppo un Fengshui pessimo. In questa città difficilmente troverà qualcuno disposto a comprare un appartamento in quel grattacielo. Soprattutto se fa affari qui in città, non vorrà comprare un appartamento proprio in quel grattacielo? E poi gli affari? Non vorrà rischiare mica che Le vadano male solo per risparmiare sull’appartamento?
- Beh innanzitutto se compro un appartamento di 100 metri quadri in questo grattacielo devo spendere almeno 170 mila euro, mentre nel grattacielo accanto costerebbe solo 100 mila euro! Io direi che inizierei a fare affari in questa città con il piede giusto, dato che risparmierei già la bellezza di 70 mila euro!
- La prego signore, credo che debba pensarci molto bene prima di acquistare un appartamento in quel grattacielo! I suoi affari ne potrebbero risentire. Non mi dica poi che non gliel’ho detto!

A questo punto consultandomi sia con la sorella che con il cognato di testatosta (veri cittadini di Shenzhen) mi fanno capire che non vogliono nemmeno perdere tempo a vedere gli appartamenti in quel grattacielo!

- Scusate tutti, ma non c’è una soluzione per ovviare al Fengshui, non so, riempire l’appartamento di corni e di ferri di cavallo? Sapete, da noi in Italia di solito funziona.
- (Risposta della sorella) L’unica soluzione è quella di abbattere tutto il grattacielo ed al meglio farci un parco pubblico!

A questo punto desisto, e dico all’agente che non è necessario visitare nessun appartamento del grattacielo rosso. Ahime!

Nel giro per appartamenti mi è saltata un’altra curiosità: Difficilmente in un grattacielo (che sia di appartamenti o hotel o uffici) c’è il quarto piano!

Nella credenza cinese il numero quattro è un numero che porta sfortuna, quindi se andate in un hotel non troverete quasi mai il quarto piano e lo stesso vale per gli appartamenti. Infatti, sembra che nessun cinese sia disposto a comprare un appartamento che si trovi al quarto piano (o di pernottare in un hotel che si trova al quarto piano)

Allora, come hanno fatto gli architetti cinesi a far sparire il quarto piano? Beh, hanno trovato alcune soluzioni molto originali, dato che praticamente è impossibile far sparire un piano intero.

Una soluzione semplice negli hotel è quella di denominare il quarto piano con “3b” ed adibirlo per usi interni o lasciarlo praticamente vuoto. Non si possono fare ne camere ne ristoranti al quarto piano. Inoltre, in alcuni hotel anche il piano numero 14 non porta bene, quindi viene denominato con 13b, e le camere (se ci sono) sono destinate per la maggior parte agli stranieri!

Un’altra soluzione molto diffusa è quella di adibire i primi 3 piani dei grattacieli per uso commerciale come negozi, ristoranti o altro e tenere il quarto piano vuoto (molte volte non ci sono nemmeno i muri perimetrali). Quindi gli appartamenti iniziano dal quinto piano.
A volte il quarto piano è adibito come superficie condominiale per attività comuni, o per poter stendere i panni, o semplicemente installano apparecchiature per l’edificio, come riscaldamento, condizionatori, quadri elettrici.

In definitiva, se non si è troppo scaramantici, se non si temono sciagure economiche o di salute, se non si temono dragoni diabolici che infetteranno il vostro appartamento e se non vi disturba se qualche cinese scaramantico non vi verrà a trovare, allora vi consiglio di comprare un appartamento in Cina in un grattacielo con Fengshui cattivo, magari al quarto piano (sempre che lo troviate un appartamento al 4 piano)… di sicuro chi il proprietario sarà lieto di vendervelo.

Ah, dimenticavo un piccolo particolare: se comprate con l’intenzione prima o poi di venderlo, allora dimenticatevi di fare un affare… difficilmente troverete qualcuno disposto a comprarvelo! A meno di trovare un’altra persona non scaramantica!

Samstag, 9. Mai 2009

Shenzhen - La città più vivibile della Cina

La città che in Cina più di tutte amo è Shenzhen. Alla domanda: se dovessi scegliere una città dove vivere in Cina, la risposta senza ombra di dubbio è Shenzhen!

Trovo questa città la più europea tra le varie megalopoli cinesi, traffico tanto, ma ancora sopportabile, tenore di vita decisamente più elevato rispetto alle altre città, non fa mai freddo (clima quasi tropicale) e soprattutto dato che la città è affacciata sul mare, e quindi c’è parecchio vento… l’aria è abbastanza pulita (sempre in confronto alle altre città).

Tra l’altro, dato che in questa città abita la sorella di testatosta, ogni volta che siamo pernottiamo sempre da sua sorella, quindi in un certo senso sono più immerso nella vita reale cinese.

Una particolarità da vedere per chi vuole conoscere più da vicino lo stile di vita dei cinesi sono i parchi: sempre pieni di gente, dalle prime ore del giorno fino a notte fonda. In pratica una buona parte del tempo libero dei cinesi viene trascorso nei parchi. Cosí se si va nei parchi alle prime ore dell’alba è facile trovare gruppi di persone intente a fare esercizi fisici, o danzare a ritmo di musica, o persone intente allo jogging.

Durante il giorno poi si trovano tante persone intente a fare una semplice passeggiata o gruppetti di amici che giocano a carte animatamente o a scacchi o ad altri giochi, per lo più agli europei sconosciuti.

Verso sera, poi, diventa un punto di incontro per ci vuole fare una partita a volano o ad altri sport. Inoltre diventa un punto di ritrovo per gruppi di etnie diverse, o di emigranti che si uniscono e cantano musiche dei propri luoghi natii.

Fare una passeggiata in questi parchi è un semplice modo per toccare con mano il modo di vita dei cinesi di oggi che vivono delle grandi città. In un certo senso mi ricorda quando da bambino al mio paese ci si incontrava con gli amici alla “pineta” del paese e si trascorreva la serata passeggiando e parlando con le persone che si incontravano! Questo modo di vivere purtroppo sta andando scomparendo. Peccato!

Purtroppo questa volta siamo stati a Shenzhen solo un giorno (di solito mi fermo per almeno 4-5 giorni), quindi il programma è stato abbastanza intenso. Siamo arrivati a notte fonda, e alle 9:00 ero già sveglio perché la sorella di testatosta aveva prenotato in un ristorante la colazione (Colazione a base di spaghetti fritti, tagliatelle fritte, involtini, e una valanga di altre specialità cinesi). Dopo aver fatto un giro veloce nella zona piena di negozi hitech della città, siamo passati in un altro ristorante che testatosta aveva in programma di “visitare”… e lí di nuovo si è di nuovo mangiato, questa volta a base di pesce. Nel pomeriggio, dopo aver fatto un giro sul lungomare che verrà di Shenzhen (per adesso è un parco affacciato sul mare, ma stanno creando una spiaggia si 100-150 metri che corre per chilometri) abbiamo visitato alcune agenzie immobiliari, e quindi subito in un altro ristorante tipicamente cinese, dove stava ad aspettarci il proprietario che poi abbiamo scoperto essere anche proprietario di una fabbrica… la sorella aveva organizzato questo incontro a nostra insaputa… quindi quella che doveva essere una normale cena, è diventata una cena di lavoro alla cinese (ricca di portate a base di pesce e carne!)

Infine, esausto per i pellegrinaggi avuti nei vari ristoranti, abbiamo preso il treno che ci ha portato di nuovo a Guangzhou… pronti per immergerci nella nuova fiera.

Donnerstag, 7. Mai 2009

Isola Mactan - Cebu - Filippine

Dopo giorni di caotici spostamenti da una città all’altra, finalmente siamo atterrati nelle Filippine, e precisamente una piccola isola di nome Mactan vicina ad una isola più grande, Cebu!

Il posto è il tipico posto tropicale con un panorama mozzafiato, soprattutto dove è situato l’hotel!

Di solito scegliamo per questo tipo di vacanza sempre dei posti che sono al di fuori dei normali circuiti turistici, o almeno fuori i circuiti turistici europei, ed è sempre una mia meraviglia incontrare degli italiani che per qualche ragione si ritrovano nello stesso hotel.

Abbiamo constatato con disappunto da parte di testatosta che l’hotel da noi scelto è praticamente frequentato da coreani (i cinesi in generale non vanno d’accordo con i coreani per diverse ragioni che non sto adesso a d elencare)… oltre che dalla famiglia di italiani e qualche tedesco (quelli non mancano mai!)

Peccato che per arrivare in questo posto bisogna utilizzare una compagnia aerea che secondo me dovrebbe chiudere (le disavventure con la mitica Cebu pacific airlines non sono finite… quando avrò più tempo racconterò cosa è successo nel volo di ritorno a Hong Kong e qualche chicca raccolta parlando altri europei)

Sia sull’isola minore che in quella madre non c’è tanto da vedere come monumenti o attrazioni, per questo testatosta ha deciso di fare un giro non proprio tranquillo per le vie del paesino che è vicino all’hotel… più che un paese sembra una baraccopoli. Naturalmente lo stupore della gente del posto era notevole, soprattutto nel vedere come testatosta era interessato alle specialità che offrivano i molteplici ristoranti che davano sulla strada.

Ad un certo punto in un angolo della strada vediamo alcuni ragazzi giocare a pallavolo e… testatosta si precipita dai ragazzi… e gioca con loro!

Io, un po per il caldo ed un po per il posto in cui si giocava (su un campo di asfalto) ho deciso di guardare solo… e praticamente sono diventato l’attrazione di decine di ragazzi che praticamente mi hanno subissato di domande!

Dopo una mezz’oretta di gioco, finalmente riesco a convincere testatosta a smettere di giocare (anche perché aveva più volte rischiato di farsi male) e quindi decidiamo su consiglio dei ragazzi di andare in un centro commerciale ad un paio di chilometri dal campo di gioco.

Abbiamo trascorso 3 giorni, e devo dire che il posto è fantastico. Posti bellissimi, gente cordiale (tra l’altro tutta la gente con cui sono stato a contatto parlavano un ottimo inglese!)

Di sicuro da annotarsi la località… ci sono tanti hotel per tutte le tasche. Su uno degli spostamenti che ho avuto, ho notato un albergo che dal di fuori non sembrava tanto male (paragonabile ad una pensione in Italia) che costava solo 4 Euro a notte… e naturalmente ci sono hotel 5 stelle come lo Shangrila Mactan che costa 300 Euro a notte!

Freitag, 1. Mai 2009

Guangzhou - Hong Kong - Cebu (Filippine)

Ci sono a volte delle situazioni particolari che no capitano tutti i giorni, o meglio, situazioni più uniche che rare.

Quante volte capita ad una persona di far colazione in una nazione, pranzare in un’altra e cenare in un’altra ancora?

Dopo aver finalmente ottenuto i ticket della oramai famosa Cebu pacific, e arrivata l’ora della partenza della agognata vacanza. Ieri mattina mi sveglio alle 8:00 ora locale e dopo aver preparato la valigia da portarmi dietro con computer e qualche costume (un’altra valigia la lascio in hotel, dato che ci devo ritornare tra qualche giorno), e dopo la consueta doccia calda, mi appresto a consumare una delle colazioni più gustose che abbia mai avuto qui in Cina nell’hotel White Swan.

Terminata la colazione e fatto il check out andiamo alla stazione centrale per prendere il treno che ci porterà direttamente a Hong Kong.

Per testatosta, Hong Kong è famosa per 2 ragioni: la prima è lo shopping, infatti qui si può comprare di tutto a dei prezzi più bassi che altrove (qui non si paga l’IVA, quindi in media i prodotti si comprano con almeno il 20% di sconto). Negli ultimi anni ho comprato di tutto, e devo dire che qualitativamente sono identici a ciò che si trova dalle nostre parti.

La seconda ragione per cui testatosta viene sempre volentieri a Hong Kong è… mangiare. A detta sua qui si può trovare di tutto a prezzi bassissimi e soprattutto si mangia molto bene. Ogni volta ha sempre un paio di indirizzi dove andare, quindi ogni volta sono costretto a seguirlo per locali che a volte sono inaccessibili per gli odori che escono fuori… infatti alcune volte, quando gli odori sono troppo forti, lo lascio entrare da solo ed io mi precipito nel più vicino starbucks… tanto ce n’è uno in quasi ogni angolo della città.

Oggi ad esempio uno dei locali da visitare era il Cafe de Coral. No, non è una caffetteria, come il nome può pensare, ma una catena di fast food locale specializzata in piatti asiatici con qualcosa di europeo… infatti ho mangiato anche io… attratto dal fatto che forse potessi ordinare anche un cafe decente (non lo avevano nemmeno nel menu!)

Il piatto che testatosta ha preso era talmente buono per lui... che ha fatto il bis! Io invece mi sono limitato ad una piccola porzione di spaghetti fritti con pezzi di carne (non sono riuscito a capire di quale animale!)

La cosa che mi ha meravigliato in questo locale è il fatto che era pieno di persone anziane! Abituato all’idea del fast food come un locale per teen ager, la cosa mi ha incuriosito e quindi ho investigato sul “fenomeno”. La conclusione è che dato il prezzo abbordabile dei menu (i miei spaghetti fritti con bevanda inclusa sono costati 1,3 Euro, mentre il menu di testatosta 3,0 Euro) e il fatto che sono molto gustosi come cucina tradizionale… le persone anziane ci vanno volentieri! …vorrei vedere mia madre che va al McDonalds a farsi un panino da sola o con le amiche! Impensabile!

Poi ci siamo spostati in un locale che servono piatti esclusivamente a base di frutta. Io che volevo assolutamente un gelato, ho ordinato l’unico piatto che oltre alla frutta aveva anche il gelato incluso… l’avessi mai fatto… mi hanno servito un piatto con gelato al cocco ed al mango (il mango non mi piace) e più che gelato era ghiaccio triturato con gusto di cocco e di mango!

Testatosta, non ancora sazio ed avendo ancora in elenco un altro paio di locali da visitare ha deciso di passare subito al prossimo ristorante. Io invece stanco di farmi servire piatti che alla fine per qualche strano segno del destino non riesco mai a mangiare ho deciso di abbandonarlo per una mezz’oretta e fare un salto da Starbucks… meno male che l’hanno inventato!

Ah, il tutto è stato fatto con i bagagli al seguito, dato che la mitica Cebu pacific non ha nemmeno un punto di check in al terminal della città! Un altro motivo per sconsigliare vivamente questa specie di compagnia aerea che tra l’altro si reputa la più grande delle Filippine!

Dopo un intenso pomeriggio passato tra un ristorante ed un altro, ci siamo diretti all’aereoporto. Anche qui Testatosta ha un altro locale dove deve assolutamente mangiare qualcosa. A detta sua, ci va ogni volta che si trova in questo aeroporto!

Infine facciamo l’imbarco nella mitica Cebu pacific, non prima di aver avuto una discussione abbastanza vivace al check in con il personale addetto ai bagagli.

Arrivati a Cebu, Testarossa ha giá in programma un locale del posto dove cenare. Anche se l’ora era tardi e il personale del ristorante stava chiudendo le cucine… sono stati talmente gentili da prepararci ancora qualcosa! Dopo circa un’ora di piatti a base di pesce per testarossa e di pollo per me, testarossa ha deciso che finalmente per lui la giornata mangereccia poteva ritenersi conclusa! Finalmente!

Mittwoch, 29. April 2009

Cebu pacific airlines – parte II

Eravamo rimasti che pur avendo pianificato una vacanza di alcuni giorni nelle Filippine a Cebu, un inaspettato imprevisto ha messo in discussione la tanto sospirata vacanza.

Dopo aver constatato che una compagnia aerea che accetta come metodo di pagamento la carta di credito, ma non è in grado di prelevare i soldi da 4 differenti carte, non mi sono perso d’animo ed ho cercato una soluzione alternativa.

Dalle pagine della compagnia aerea risulta che in Guangzhou hanno un ufficio dove è possibile eventualmente comprare i biglietti e pagarli in contanti, quindi faccio telefonare a testatosta per prenotare i biglietti.

Il costo è addirittura più basso (1150 HK$) rispetto al costo proposto dal call center filippino. Però (figurati se per una volta non ci sono problemi) non accettano alcuna prenotazione telefonica (quando ha telefonato eravamo a Yiwu), ma solo acquisto diretto e pagamento in contanti… e non gli interessava niente che noi saremmo stati a Guangzhou 2 giorni dopo con il rischio di non avere lo stesso prezzo!

Demoralizzati, ma non sconfitti, 2 giorni dopo, quando arriviamo a Guangzhou decidiamo tra un appuntamento ed un altro di fare una capatina all’ufficio della compagnia aerea (3/4 d’ora di taxi in andata e altrettanti di ritorno).

Saliti in un taxi chiediamo di portarci all’ufficio della Cebu.

- Ni hao, vogliamo andare alla Cebu all’indirizzo tal dei tali numero 88
- L’indirizzo non mi dice niente, dovreste dirmi il nome del grattacielo
- E come facciamo a saperlo? Non é scritto sul sito della Cebu. Comunque abbiamo strada e numero civico. Portaci li!
- No, devo sapere il nome del grattacielo

Testatosta telefona alla Cebu e si fa dire il nome del grattacielo e glielo riferiamo al tassista che subito sembra aver capito dove portarci. Boh! dalle nostre parti un tassista si muove solo se gli dici l’indirizzo dove vuoi andare, non ci ci abita dentro!

Arrivati all’indirizzo, pardon al grattacielo indicato, scendiamo e chiediamo dove sono gli ascensori alle guardie del grattacielo, dato che dobbiamo andare al terzo piano.

- Dove volete andare agli uffici di destra o di sinistra?
- E che ne sappiamo? Non c’è scritto! Comunque sono gli uffici della Cebu al terzo piano!
- Allora provate con gli uffici di destra

Arrivati agli ascensori controlliamo sui tabelloni dove sono indicati i nomi delle società sui diversi piani, ma non c’è traccia della Cebu, ne al terzo, ne agli altri piani (30 piani…e vi assicuro leggerli tutti è stata una fatica)

A questo punto decidiamo di richiamare la Cebu per un aiuto o magari di venirci a prendere

- Ni hao, siamo sempre quelli del biglietto aereo che ancora non riescono a comprare. Siamo arrivati ai vostri uffici, ma non troviamo alcuna indicazione sulla Cebu.
- Ni hao, si siamo qui ad aspettarvi
- Si ho capito che ci state aspettando, ma se non ci dite dove siete o se non ci venite a prendere aspetterete ancora a lungo
- Siamo al piano terra dietro l’ingresso, dove sono le guardie
- Scusate, ma sul sito è scritto che siete al terzo piano!
- Si signore, un paio di anni fa eravamo al terzo piano. Adesso siamo al piano terra dietro l’ingresso, dove sono le guardie
- E di mettere un cartello, o dirlo alle guardie, visto che stanno proprio davanti a voi e non sanno della vostra assistenza?

Finalmente ci fanno accomodare nell’ufficio e come da tradizione cinese ci servono un bicchiere di acqua calda… acqua che evito sempre di bere. Per non sfigurare faccio sempre finta di bere un sorso!

E vai… Filippine arriviamo… ma prima bisogna andare alla fiera!

Guangzhou, capitale del Guangdong (Canton)

Ogni volta che arrivo in questa città mi rendo conto di cosa sia la vita in una megalopoli. Rispetto alle altre città, qui c’è un fattore di moltiplicazione che la porta gli estremi.
Incalcolabili sono i chilometri di sopraelevate che hanno costruito per cercare di rendere più fluibile il traffico, chilometri di padiglioni fieristiche hanno costruito per quella che sembra essere la fiera più grande al mondo, chilometri sono i taxi che girano per le strade, chilometri sono le code che si formano sulle strade ogni giorno!

Qui più che in ogni altra città si riesce a respirare quel connubio di antico/vecchio che convive con il moderno. Accanto a vere e proprie catapecchie si ergono veri e propri mastodontici grattacieli. Qui si riesce anche a capire come una pianificazione di una città non fatta a dovere (o nessuno aveva creduto che ci sarebbe stato un simile sviluppo) è riuscita a creare problemi non indifferenti. Infatti, dopo aver costruito grattacieli abitativi uno dietro l’altro, si sono resi conto che le strade erano insufficienti… ed allora hanno costruito sopraelevate su sopraelevate per contenere il flusso di automobili. Ci sono sopraelevate che arrivano anche al decimo piano… costruite a pochi metri dagli appartamenti.

Pensate al signor Cheng che stanco del traffico della città decide di comprarsi casa al decimo piano in maniera da potersi godere il panorama che offre l’altezza e una relativa tranquillità, pur vivendo in una città. Magari se ha un terrazzo se lo addobba a mo di giardino pensile. Un giorno qualcuno decide di costruirgli una sopraelevata che gli passa proprio accanto a pochi metri! Beh, qui ci sono sicuramente centinaia di signor Cheng che hanno avuto questa sorpresa!

Comunque, un modo originale di conoscere questa città è proprio fare un giro per la città e vederla dall’altezza che queste strade offrono. Si riescono a vedere tanti begli scorci della città altrimenti impossibili da assaporare… e poi magari si riesce a sbirciare nell’appartamento del sig. Cheng pur vivendo al decimo piano!

Proprio questa mattina mentre facevo colazione, un italiano seduto accanto a me parlando con il Suo collega si stupiva come qui tutto è più grande, qui i fiumi sono più grandi, tanto che ci passano le navi con i container (l’hotel è accanto ad un fiume navigabile), le strade sono più grandi, i grattacieli sono più alti e di cinesi ce ne sono tanti in ogni angolo…però sono più piccoli!